Manifesto .furiaLABista




Scriviamo un manifesto e non vogliamo niente, eppure certe cose le diciamo, e siamo per principio contro i manifesti, come del resto siamo contro i princîpi. 

Scriviamo questo manifesto per provare che si possono fare contemporaneamente azioni contraddittorie, in un unico, refrigerante respiro; siamo contro l’azione; per la contraddizione continua e anche per l’affermazione, non siamo né favorevoli, né contrari e non diamo spiegazioni perché detestiamo il buonsenso. 

Noi non ci basiamo su nessuna teoria. Ne abbiamo abbastanza. Abbiamo diritto di fare proclami perché abbiamo conosciuto i brividi e l’allarme. 

.furiaLAB è la nostra intensità: che inasta baionette inoffensive la testa sumatrale del poppante italiesco;

.furiaLAB è la vita priva di pantofole e di parallele; pro e contro l’unità e risolutamente contro il futuro; il buon-senso ci dice che i nostri cervelli diventeranno soffici cuscini, che il nostro antidogmatismo è estremista quanto un impiegato e che noi non siamo liberi e vociferiamo di libertà. Imperativo rigoroso senza disciplina né morale e sputiamo sull’umanità. 

.furiaLAB non esce dall’ambito delle debolezze europee sempre di merda si tratta ma da ora in poi noi vogliamo cacare in colori diversi per decorare il giardino zoologico dell’arte con le bandiere di tutti i consolati. 

Noi siamo direttori di circo e sibiliamo nel vento delle fiere nei conventi prostituzioni teatri realtà sentimenti trattorie. 

Noi affermiamo che l’automobile è un sentimento che ci ha sufficientemente cullato ormai nelle lungaggini delle sue astrazioni così come i transatlantici e i rumori e le idee. 

Tuttavia noi esteriorizziamo la facilità, cerchiamo l’essenziale e siamo felici se possiamo nasconderlo; non vogliamo stare a contare le finestre degli splendidi eletti perché 

.furiaLAB non c’è per nessuno, devono capirlo tutti perché è questo il balcone di .furiaLAB, ve l’assicuriamo. È da lì che si possono sentire le fanfare e che si può scendere tagliando l’aria come un serafino in un albergo diurno per pisciare e capire la parabola. 

.furiaLAB non è follia né saggezza né ironia, guardaci bene borghese bellino. 


L’arte era un gioco nocciola i bambini mettevano insieme le parole che hanno un campanello nella coda poi piangevano e urlavano la strofa, e le mettevano stivaletti da bambola e la strofa diventò sirena per morire un po’ e la sirena divenne balena e i bambini via dalla scena. 
Poi vennero i grandi Ambasciatori del Sentimento e pronunciarono una storica arringa in coro: 

Psicologia Psicologia 
Scienza Scienza Scienza 
viva la Francia e la Provenza; 
noi non siamo di malizia privi noi siamo successivi 
noi siam assolutisti 
noi non siam semplicisti ed è la nostra scienza parlar di intelligenza. 


Ma noi .furiaLAB non siamo del loro parere perché l’arte non è una cosa seria 

diciamo sul serio 

e se segnaliamo un delitto per dire in forma erudita ventilatore, è solo per farvi piacere cari ascoltatori, vi amiamo tanto ve Io giuriamo e vi adoriamo. 

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